domenica 8 dicembre 2019

NON MI PIACE PRESTARE I LIBRI, PERCHE TE LI RUBANO.


La prima cosa che possiamo dire della Bibbia è che è un libro che i cristiani hanno rubato agli ebrei (L'Antico testamento); secondo che la Bibbia ebrea, cioè la loro storia fatta con il pentateuco, la Torah e i racconti dei profeti (la Tanakh) è un libro storico che se ben analizzato non parla di Dio, ma di condottieri guerrieri, capi tribù, generali e, di conseguenza, piena di guerre sante, genocidi, eccidi, olocausti e violenza a non finire. Donde la grande difficoltà a credere che il Dio monoteista Amore che viene successivamente distillato nei vangeli, sia quello ereditato dagli Ebrei, anzi è più probabile e logico pensare che sia un interpretazione teologica successiva adattata secondo il bisogno dell'epoca post imperialista romana, quando il cristianesimo metteva le sue fondamenta come religione di Stato. Agostino ha cristianizzato Platone, Tommaso d'Aquino ha cristianizzato Aristotele, nello stesso modo è stato cristianizzata tutta la visione veterotestamentaria della cultura ebraica biblica. Ma i cristiani non se ne accorgono nemmeno della colossale incongruenza che questo passaggio ha creato, perchè come diceva Charles Peguy, "hanno un rispetto così immenso della Bibbia che neppure la toccano" figuriamoci se la leggono... quasi mai, salvo contati ricercatori che fanno l'eccezione che conferma la regola. 

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