Nato da Vergine, ma davvero?


VERGINE MADRE
I termini madre con vergine sono opposti, come l'acqua e l'olio, ma nell'antichità erano compatibili. Le Antiche sacerdotesse erano chiamate Vergini, perchè la verginità significava integrità, indipendenza, non sposate, non appartenenza ad un uomo, una donna che era 'l'Uno in sé', quindi PURA ma senza nessun riferimento sessuale, era una purezza di pienezza dell'essere, non aveva una connotazione vaginale (questa è venuta dopo con i maniaci sessuali) . La parola 'vergine' deriva dal latino e significa forza, abilità e fu poi applicata agli uomini come 'virile'. Diana, Astarte, Ishtar, Isis (Iside), erano tutte chiamate vergini. E tutti i grandi eroi di culture passate, storiche o mitiche, si sono detti essere nati da madri Vergine: Gilgamesh, Marduk, Buddha, Osiride, Dioniso, Gengis Khan, Gesù – tutti sono stati riconosciuti come Figli della Grande Madre, la forza originale, i loro poteri enormi venivano da Lei. Gli ebrei hanno usato questa parola, il cui significato aramaico originale è "giovane donna", o "Signora", senza connotazioni sessuali di castità. Ma più tardi i traduttori cristiani non potendo concepire la "Vergine Maria" come una donna dalla sessualità indipendente, hanno distorto il significato in sessualmente pura, incontaminato, casta'.
MARIA VERGINE ... ERA STATO PROFETIZZATO, MA DAVVERO?
Se n'è parlato fin troppo sulla verginità della Madonna, la madre di Gesù ed alla fine l'accento sull'imene è quello che ha prevalso, forse perchè la lingua batte dove il dente duole? Non si può negare quanto sia enorme il trauma e la fobia sessuale che condiziona e deforma la mentalità di molte religioni che non sanno conciliare il corpo con l'anima e tanto meno il piacere fisico con la ricerca spirituale. Iniziamo dicendo che la verginità è una visione ulteriore e tardiva, nel vangelo quando si dice: "Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio" (Mt 1,22-23) questa profezia è già un interpretazione pilotata dal cristianesimo. Basta analizzare il termine vergine per accorgersene della forzatura:
Nella profezia non si parla di una vergine in sè ma di “La giovane”, nel testo ebraico è הָעַלְמָה (haalmàh); nel testo greco della LXX è ἡ παρθένος  (e parthènos); nella Vulgata latina è virgo. Quindi Isaia non parla di verginità fisica, parla di una ragazza normale e comune che non essendo stata mai maritata era da aspettarsi che era vergine prima del matrimonio e che dopo darà alla luce un figlio. 
Dire che la vergine darà un figlio non implica affatto che sia vergine e tanto meno che resterà vergine per sempre... 

LA VERGINITÀ CONTAMINATA
Nella Torah c'erano già delle leggi ben precise per quanto riguardano i sacerdoti, uomini dediti al servizio della santità, ragione per la quale dovevano scegliere per moglie soltanto una donna vergine. Ma qui la verginità non era vista come una cosa pura bensì come una primizia, infatti ai consacrati non era permesso sposare vedove, prostitute, donne non vergini o divorziate, per di più la vergine doveva essere "del suo stesso popolo" (מֵעַמָּיו), questo per evitare l'influenza di credenze o altri dei stranieri. Per gli ebrei quindi la verginità non aveva un valore di purezza sessuale, era una primizia, un dono totale ed assoluto degno della vita sacra. Fu poi il cristianesimo che rese la verginità più che un valore una mania sessuale maschile ed una fobia morale femminile. Ci spieghiamo: 
La purezza dell'anima non ha nulla a che vedere con una pratica sessuale, si può essere vergini eppure avere un cuore corrotto; mentre una donna può avere un rapporto sessuale restando anche pura nell'anima. Gesù focalizzò la purezza sull'essenziale: lo spirito, quando dice: "chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore" (Mt 5,28), quindi inutile che ti rinchiudi in un monastero dove non puoi vedere le donne se poi ce l'hai in testa e te le immagini nude, il male è dentro di te non fuori, la nudità sei tu che la rendi volgare e non il nudo in sè che è puro per natura, lo stesso vale per la verginità. Il fatto di aver resa la verginità un tabù, dice molto di quanto sia traumatizzata una mentalità anche se religiosa, la resa più carnale, volgare, pericolosa e non spirituale che avrebbe dovuto essere. 


VERGINITÀ COME FALSO SIGILLO DI GARANZIA
Il sogno (direi maniaco e persino patologico) maschilista è quello di sposarsi con una ragazza vergine. Perchè? La verginità è un valore maschilista, creato dagli uomini: la donna vergine è una donna di valori, l'uomo casto è un imbranato. La verginità maschile si leva, anzi il prepuzio deve essere scoperto per motivi anche di igiene, invece l'imene della donna è un monumento, un regalo per il primo che vince la gara. Ma cosa vince?    In ogni religione le donne sono spesso state oppresse, da sempre Dio appartiene al genere maschile. Come ogni altra ideologia politica, il femminismo è un gioco. La verginità garantiva all'uomo la certezza che la donna fosse sua, non usata (come una macchina, zero chilometri) quindi il figlio di quella notte sarebbe tuo, ma poi? come garantire che lei non ti tradisse dopo? le cinture di castità, la reclusione ed altre follie che riducevano le donne ad oggetti intoccabili e inguardabili da altri. Ci sono donne la cui formazione fisiologica non dà loro l'imene eppure sono vergini, ma anche donne con un imene così sottile o corto da poter rompersi con movimenti bruschi sportivi o con la masturbazione, senza dover stare con nessun uomo. Altre donne hanno un imene così speso e forte da impedire persino il passaggio del mestruo e devono ricorrere ad interventi chirurgici per eliminare la verginità. Una donna può avere un imene così piccolo che pur entrando il pene nella vagina o delle dita unte di sperma, far restare la donna incinta pur avendo ancora l'imene; e le donne che con interventi chirurgici si rifanno l'imene per fingersi vergini al matrimonio sono casi in aumento nei nostri giorni (specialmente donne orientali e musulmane che ricorrono a questa scorciatoia per rimediare futuri problemi matrimoniali). I casi sono tantissimi, ma alla fin fine questo purtroppo non ha importanza per la purezza di cuore e la dignità di una persona, quel che conta è la regola e la legge. 
Non è importante chi entra per primo nel ventre di una donna ma chi resta nel suo cuore e nella sua mente, costui è e sarà sempre il primo, perchè in amore non è una questione cronologica, non è chi arriva per primo ma chi riesce ad arrivare primo nel tempo e ci resta per sempre. 
Potresti sposare una donna vergine, potrebbe lei col corpo mai tradirti ma essere rimasta innamorata per sempre di un altro uomo e sarà lui il suo amore e non tu che sei padre dei suoi figli, e per quell'amante il cuore di questa tua donna sarà sempre vergine, completo, integro (si legga quanto detto altrove nella parabola delle 10 vergini). Non guardiamo le apparenze che sempre ingannano, la verità è nelle profondità del cuore. 
Possiamo dire che la verginità del corpo si perde, è un fatto naturale, mentre la verginità dell'anima si acquista con la rettitudine, le buone intenzioni e l'amore maturo che si coltiva con gli anni. 


SPIRITUALITÀ GINECOLOGICA 
Perchè il messaggio di Maria vergine si è concentrato, fissato e rimasto a livello dell'imene e quindi tipicamente sessuale? perchè è sorto da una mentalità sessualmente repressa e quindi malata. Fare di Gesù un vero Uomo che riscatta il genere umano e poi sapere che non è stato concepito come un uomo normale, fa del dogma della verginità della Madonna un pensiero sterile: non è come me e non lo sarà mai, inutile che insistette con il riscatto umano da un uomo vero. D'altra parte avere l'immagine finalmente di una donna che non siamo riusciti a sporcare è necessaria per un popolo maschilista dove il sesso è stato visto e vissuto come sporcizia e peccaminoso. La madonna in questo caso è un palliativo psicologico per molte persone sessualmente traumatizzate che possono finalmente accettare che esiste una mamma perfetta, tanto che non fa nemmeno sesso con papa, una donna pura che non riusciremo mai a sporcare.   Questa teologia ginecologica ha fatto dei grandi disastri nella mentalità comportamentale di molte generazioni. La verginità evangelica invece non c'entra niente con l'imene ma è una integrità dello spirito, è la capacità di concepire l'anima con l'intervento del divino e non con le sole forze umane.  


SAN GIUSEPPE NON FU L'UNICO
La figura di san Giuseppe come padre putativo di Gesù ci è tradizionalmente ben nota, ma ci sono cose che davvero non quadrano, anzi persino infastidiscono: dire che era un uomo casto è una forzatura, un interpretazione posteriore a fine di coprire la verginità perpetua di Maria. Il fatto che il vangelo ci dice che lui si sentì in qualche modo deluso ( decise di lasciarla in segreto - Mt 1, 19 ) indica che ci teneva ad una vita famigliare normale. Non è nella mentalità di un ebreo vivere insieme ad una donna senza avere mai sesso con lei. Il vangelo puntualizza: "egli non la conobbe, finché ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesù" (Mt 1,25), la parola chiave è "finchè" che indica che dopo il parto la conobbe, quindi c'è stata la possibilità di una vita sessuale normale e sacrosanta. Anche se la disputa dei difensori dell'imene mariano si battono per trovare altre interpretazioni a questa congiunzione (finchè ... non lo accetteranno).
Le nascite miracolose sono elementi comuni nei testi religiosi e nella letteratura antica. Nascite verginali sono narrate per Gesù, Lao Tzi, Perseo, Romolo e Remo, Alessandro Magno e Quetzalcoatl. La storia di Krishna comincia con una nascita miracolosa. Per aiutare gli esseri umani, il dio Viṣṇu si incarnò nel grembo di Devaki (moglie di Vasudeva) e nacque come suo figlio. 
Il Buddhacarita racconta che la madre di Gautama Buddha, la regina Maya (moglie del re Suddhodana) non aveva avuto figli fino a tarda età. Una notte sognò che il Grande Essere entrava nel suo grembo sotto forma di un elefante bianco.  Gengis Khan sarebbe stato concepito miracolosamente da un raggio di luce che avrebbe colpito il grembo di sua madre. E infine non dimentichiamo tutti i figli che Zeus ebbe con donne mortali tra i quali per citarne soltanto due molto celebri Dionisio ed Ercole. 


PATERNITÀ CONTRO VERGINITÀ
Da quanto detto finora credo che dovremmo di smettere di fare i ginecologi della Madonna Vergine Maria madre di Gesù ed incentrare il messaggio di quel vangelo sulla paternità di Giuseppe che è una missione divina. La chiesa ha perso un opportunità divina di rendere questo vangelo una leva potente per la formazione spirituale delle persone a livello sociale piuttosto che uno strumento-arma politico sotto leva di trauma sessuale, è un messaggio contro l'uomo che usa l'uomo, che lo utilizza, che lo controlla e lo manipola per scopi umani (appunto come fa il capitalismo e l'ideologia fondamentalista religiosa). Quando l'Angelo di Dio annuncia a Giuseppe che quel figlio nel grembo di Maria non è suo, gli sta dicendo di non fare progetti con quella creatura, è figlio di Dio, cioè ha una missione da compiere (salvare il genere umano), non dobbiamo fare dei figli ipoteche per la nostra vecchiaia oppure fotocopie dove noi correggiamo i nostri errori o raggiungiamo i nostri sogni (tipo: figliolo fai il pianista che io avrei voluto essere, oppure sposati quella donna che a me piace). Il messaggio è chiaro: aiuta quella creatura a compiere la sua leggenda personale, il suo destino, la sua vocazione divina. E' questo il punto focale, non la vagina di Maria. 
Al riguardo mi viene in mente una poesia che spiega alla perfezione questo vangelo:

I vostri figli non sono figli vostri...
sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell'avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo.

Kahlil Gibran

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