Curiosità Evangeliche

CÓNYUGE
La etimología de esta palabra abre un maravilloso atisbo de entendimiento sobre lo que debe ser un cónyuge. Del latín cum = junto y Jugun = yugo del verbo Jungo unir o juntar. Por tanto cónyuge es una palabra que se refiere a tener o soportar o llevar un yugo, que es el peso de la vida, pero llevándolo junto con otro, con + yugo, es decir tu pareja. Bien sabemos que el yugo era una herramienta que se usaba como medio para juntar dos bueyes cuya fuerza y ​​sincronía era maravillosa y muy poderosa para labrar la tierra. Tu cónyuge es entonces aquella persona con la que eres capaz de asumir un compromiso, de arar la tierra de la vida para la siembra de tus anhelos y de tus sueños, es quien te da una mano en el cansancio, quien está a tu lado en la dificultad, quien es apoyo y aguanta junto contigo la adversidad. También en el Evangelio Jesús dijo: "Venid a mí todos los que estáis cansados y oprimidos, y yo os aliviaré. Llevad mi yugo sobre vosotros hombros y aprended de mí, que soy manso y humilde de corazón, y hallaréis refrigerio para el de vuestras almas. En efecto, mi yugo es dulce y mi carga ligera. "(Mt 11, 28-30). Esta cita se refiere a una fuerza espiritual, el amor interior, que hace que la vida en pareja sea muy poderosa, armoniosa, unida, Capacidades que ayudan a hacer frente a cualquier terreno a ser arado.

NAZARENO
Gesù viene chiamato anche il Nazareno, nel suo vangelo Matteo ci dice che, dopo la fuga in Egitto al suo ritorno la Sacra Famiglia non volle fermarsi a Betlemme per puara del successore di Erode e si recarono nella regione della Galilea" in una città chiamata Nazaret perchè si adempisse ciò che è stato detto dai profeti: Sara chiamato Nazareno" (Mt 2,23). Contrariamente a quanto scrive Matteo però non esiste alcuna profezia di tale tenore nel testo biblico. Ben sappiamo quanto vengano i testi evangelici spesso rafforzati, anche in maniera ambigua come la presente, con profezie per provare la discendenza messianica del Cristo.
Ma questa profezia aveva a che fare con un eletto, un Nazir (virgulto) o un nazar (preservato), ma ben sappiamo che esisteva una pratica di persone consacrate chiamate Nazirei, un voto che chiedeva ai suoi addetti di non bere vino, dal mangiare o bere qualsiasi sostanza che contenga traccia d'uva, di radersi i capelli e di non toccare cadaveri. Alcuni son famosi: Sansone, Samuele, Giovanni il Battista... Ma Gesù beveva il vino, si pensi all'eucaristia, oppure quando la gente lo critica e disse di lui che è un beone (Mt 11,18-19). Paolo viene accusato di essere il "capo della setta dei Nazorei" nel mondo semitico (i greco-romani li hanno chiamato cristiani), ma qui entra in gioco allora il movimento degli iniziati: il Nazira, termine che indica uno status iniziatico collegato a una sapiente e misteriosa fratellanza. Quando Luca ci racconta dell'episodio di Gesù tra i dottori si potrebbe ben intendere che Gesù appartenesse a qualche comunità iniziatica a cui era loro sottomesso e con loro cresceva in sapienza e grazie (Lc 2,51). Tante cose su Gesù lasciano pensare che abbia fatto parte di un gruppo o setta ebraica e i Nazareni facevano parte degli Esseni: comunità monastiche che conducevano vita isolata ed eremitica. 
Nell’induismo il corrispondente del Nazir è il Muni che appare nel Rig Veda col significato di “ispirato, toccato dall’impeto o dall’ardore per Dio”, dunque un asceta, un uomo santo, che ha fatto voto di silenzio e si concentra esclusivamente sull’Atman (il Sé). Siddharta (Buddha) era un Muni degli Sakya (Sakyamuni). Gli ebrei non contemplano la castità invece gli esseni sì, per i Nazirei ricercavano la condizione di androigini, l’unione dei princìpi maschio e femmina, facendosi crescere i capelli. Era il segno eminente della loro condizione di “continenza volontaria” come ci mostra Gesù stesso in Matteo 19.12 parlando degli Eunuchi per il Regno dei Cieli. 
I rastafariani sono stati ispirati dalla Bibbia e vedono il voto di nazireato come una raccomandazione di Dio a lasciar crescere i capelli lunghi, ma non tutti i rastafariani sono nazirei e quindi non tutti portano i capelli rasta (dreadlocks), anzi la decadenza è arrivata quando i capelli rasta sono diventati una moda, per cui oggi molti sono rasta soltanto nella pettinatura ma non appartengono alla fede dei rastafariani. 

ESSERE CRISTIANI E' UNA PROFESSIONE NON DI FEDE MA SOCIALE.
LE RACCOMANDAZIONI POLITICHE ALL'UFFICIO DI COLLOCAMENTO DI GESÙ
I discepoli di Gesù discutevano che posti avrebbero occupati una volta il loro Gesù fosse salito al potere, un po come oggi i parenti ed amici dei candidati al governo (se vince papa io divento sindaco e tu consigliere e lei ministro... ecc). Oggi viviamo in una società dove prevale il nepotismo, cioè le raccomandazioni, si arriva ai carichi o posti di potere non per meriti ma per bustarelle con soldi sporchi, per favori sessuali o raccomandazioni privilegiate. Una delle frasi più ricorrenti tra la gente è "ma conosci qualcuno al comune.. in questura, alla posta, alla motorizzazione... qualcuno che ci dia uno spintone, una mano, una raccomandazione". Anche a Gesù cercarono di corromperlo. Chi? La mamma dei figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, che disse a Gesù "Fa che i miei figli siedano, uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra" (Mt 20,20-23). Il carrierismo sporco si insinua già agli inizi tra i discepoli di Gesù e ancor oggi, diventando il cristianesimo una struttura istituzionale, per molti seguire Gesù equivale a farsi un nome, un titolo, una carriera, assicurarsi un reddito economico. Gesù rispose loro: "non sapete cosa state chiedendo". In fatti Gesù avrebbe regnato sulla morte per cui se loro volevano stare nel suo trono dovevano "bere il calice" di sangue che lui avrebbe preso. Or dunque, smettetela di far di Gesù un ufficio di collocamento o un'agenzia di contratti di lavoro.


GESU E LA PACE ARMATA
Sul  significato del numero 666 ne abbiamo fatto diverse spiegazioni, tutte esoteriche ed alchemiche, lontane dalle demonizzazione cristiana che ha interpretato il numero apocalittico della bestia soltanto a senso unico: il diabolico, quindi demonizzando, perdendo di vista la sua essenza cabalistica e greca di punto di convergenza tra l'uomo (6) , il sole (6) e l'illuminazione cristica (6) e quindi di guida nelle tenebre (Daimon), di contrasto e di mettersi in gioco contro tutti. La parola diavolo significa "colui che divide", proprio quello che ha detto Gesù sul suo operato,  nel Vangelo secondo Luca 12,49-53:
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!
C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera”. Gesù crea dentro di noi una guerra interiore, ci dice di spezzare le catene del gregge, lui si dichiara sempre come “segno di contraddizione” (Lc 2,34). Il suo messaggio è in questo senso diabolico non per caso l'hanno perseguitato ed ammazzato, sì proprio quello che credevano di essere dalla parte di buon Dio. Per i greci il Daimon (demone) era una voce interiore guida archetipa (come la coscienza, conosce tutti i tuoi lati più oscuri e deboli) ed è ovvio che se la affronti ti porterà a fare un taglio radicale con il tuo passato (ecco perché Gesù disse: non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare - Mt 10,34-35). 

Lo sapevate che ... Erano dei giovanissimi ?
Quando si parla di Gesù e i suoi discepoli abbiamo l'idea di credere che erano un gruppo di persone adulte, un pò come Gesù visto che aveva ormai più di 30 anni. Invece possiamo capire che soltanto Gesù e Pietro erano adulti, tutti gli altri erano giovanissimi, questo si comprende da un brano evangelico (Mt 17, 24. 27): Quando furono a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?» Alla fine Gesù disse a Pietro di pagare le tasse e siccome soltanto gli adulti erano tenuti a farlo, il vangelo precisa che le tasse che pagarono furono soltando due: per Gesù e Pietro, quindi il resto della combriccola erano tutti giovanissimi. 

Lo sapevate che ... il purgatorio non esiste?
Secondo la dottrina della Chiesa cattolica, esiste un luogo di purificazione dove le anime devono passare prima di entrare in Cielo ed ecco il purgatorio, il nome viene da purgarsi, ripulirsi, purificarsi. Ma il tutta la Bibbia non c'è traccia di questo. Fu nell'anno 1274 che la Chiesa nel concilio di Lione introdusse questa credenza, prima d'allora si parlava di un fuoco purificatorio mai di un luogo semi infernale di punizione transitoria. Fu Dante nella sua divina Commedia  chi diede tutta una struttura e fondamento a questo luogo, a mano a mano che lo sviluppo dei commerci e i miglioramenti economici rendevano necessario integrare nella comunità anche quei "peccatori di mestiere", come banchieri o mercanti, dai cui traffici basati sul "commercio di denaro" in definitiva dipendeva la prosperità. In poche parole si creo un luogo dove quelli peccatori che facevano del bene potessero sperare ancora la salvezza (una clausula ipocrita, un favore ecclesiastico per ripagare ai ricchi i loro favori, tempo dopo nacquero anche le indulgenze, altre rate con cui comprarsi un luogo in cielo). Lo stesso dovremmo dire per il Limbo, era una uscita di emergenza con cui si cercava di far salvare quelle anime che pur essendo buone non avevano compiuto i doveri burocratici della chiesa (chiamati sacramenti). 

SE LA VERITÀ È' SOLO UNA PERCHÉ CAMBIA SECONDO LA MENTALITA? 
E' una questione di logica: 2+2=4 in Africa, in Asia, in America, ovunque. Invece nelle questioni morali le cose cambiano, cio che per un popolo è scandaloso, per esempio in America Latina due uomini che si diano un bacio sulla guancia per salutarsi, in Italia èdel tutto normale. Questo ci fa sorgere il dubbio: allora esiste una verità assoluta per l'anima e la sua morale? se partiamo dal fatto che tutti noi abbiamo una coscienza per natura. Il problema è che la coscienza si forma secondo le tradizioni per cui mentre stare nudo in mezzo alla gente per un aborigeno è normale, per un  Americano è causa di reato per atti osceni in luogo pubblico. Guardate nel vangelo capita la stessa cosa: 
Secondo la legge ebraica non contempla il secondo matrimonio, fatta eccezione per il coniuge che viene tradito o rimane vedovo (Vangelo di Matteo 19,9), ma la legge vale solo per l'uomo (quindi se la donna tradisce viene lapidata). Ma fate attenzione, il vangelo di Matteo è fatto per gli ebrei, invece il vangelo di Marco (scritto in greco e con tanti termini latinizzati) è fatto per un pubblico romano e secondo le tradizioni romane anche le donne poteva chiedere il divorzio qualora fossero state tradite, ecco perchè Marco aggiunse quello che Matteo non scrisse: «Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; e se la moglie ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio». (Marco 10,11-12). Quindi è lo Spirito (Santo) dei tempi che ci insegna come la verità si fa strada, come il sole, e più l'essere umano si evolve più comprendere il senso comune e sano della ragione delle sue azioni. 

LA CRUNA DELL'AGO E DELL'EGO?
E' ben nota e famosa quella frase di Gesù che sembra persino irrazionale e discriminatoria nei confronti dei ricchi quando disse: "È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio» (Marco 10,25). Ma per capire questo paragone dobbiamo avere in mente due cose molto importanti: la prima è che si parla del passaggio di una dimensione spirituale messo in confronto con ricchezze materiali, per cui ci possono essere anche uomini che si credono spirituali e fanno di questa spiritualità una ricchezza, allora il loro Ego è grande quanto un camello mentre il loro cuore è piccolo come la cruna di un ago, quindi impossibile per loro conoscere se stessi e il loro regno. La seconda cosa da mettere in risalto è la mentalità a cui Gesù parla, erano pescatori, in greco antico (lingua con cui fu scritto il vangelo) vi erano due parole quasi identiche: κάμηλος/kamēlos/ = cammello e κάμιλος/kamilos/ = grossa fune da ormeggiare le navi al porto, la gomena. In particolare, pensando che Gesù parlava a pescatori, era tutto abbastanza logico: volendo cercare un'iperbole cosa meglio della grossa fune che usavano quotidianamente? Impossibile farla passare attraverso un ago. Ma c'è un altro riferimento culturale: Le porti delle citta avevano due ante molto ampie e larghe, ma non sempre erano aperte, lo stesso per alcuni templi e palazzi, ma c'era una porta laterale molto piccola chiamata appunto "l'occhio della cruna" e si usava soltanto per far passare i visitanti a piedi, senza carichi. Era possibile far passare un cammello ma con grande fatica e senza alcun carico. Il senso simbolico è chiaro: dobbiamo lasciare fuori tutto quello che non ci appartiene nello spirito, di fatto in un altro passaggio evangelico leggiamo:
"Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!" (Mateo 7:13-14). dunque se la porta è il cuore è il cammello è il nostro Ego, basta avere un cuore gigante. Le ricchezze ovviamente annebbiano la mente ma una spirito veramente illuminato possiede le ricchezze non si lascia da essere nè possedere nè dominare, le usa per il bene. E di fato alcuni hanno ricchezze spirituali, come tante religioni, e le usano per il male, come quelli che fanno affari nel nome di Dio. Dunque l'interpretazione è relativa, ma è ben chiaro il concetto. 

LA CREAZIONE DEGLI ASTRI E DELLE PIANTE
Secondo la tradizione ebraica è ben noto il fatto che Mosè dopo aver ricevuto le Tavole della legge, il suo volto era così luminoso che dovette coprirsi per puara di uccidere chi lo vedesse in faccia:  «Quando Mosè scese dal monte Sinai non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con Dio. Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo raggiante la pelle del suo viso, ebbero paura di accostarsi a lui… Mosè, allora, si pose un velo sul volto» (Esodo 34, 29-30.33). La pienezza divina è così infinita che un mortale non poteva vedere il volto di Dio e restare in vita, infatti spesso si dice: per vedere Dio devi morire. Mosè volendo vedere il volto di Dio gli fu concesso soltanto per restare in vita vedere le sue spalle: Mosè gli chiede di vedere la sua 'gloria' e YHWH gli concede solo di vedere passare la sua 'bontà'. Solo per un attimo, e di spalle: «Tu starai sopra la rupe: … Io ti coprirò con la mano, finché non sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere» (33,21-23). In realtà la parola usata nell'ebraico ha un doppio senso: "achor" (אָחוֹר) significa la parte di dietro ma anche il di dietro cioè il Culo.  Ben sappiamo che Michelangelo nascondeva sempre dietro i suoi dipinti tutti questi particolari curiosi e poco conosciuti alla maggioranza perchè illeciti, scandalosi o misteriosi. Infatti nel riquadro della Cappella Sistina chiamato la creazione degli astri e delle piante, quando Dio creò nella genesi il sole e la luna il quarto giorno, attorniato da quattro angeli, poco dopo, ancora in volo, volge le spalle agli spettatori per dar vita alle piante e fa vedere il suo culo divino.  

 

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