Gesù va in Oriente o l'Oriente va da Gesù?

SE GESÙ NON VA IN ORIENTE 
L'ORIENTE VA DA GESÙ
Spesso si confronta il pensiero di Gesù con un filo distaccato, spirituale, dove l'aspetto duale è in armonia ed equilibrio quindi tipico della mentalità orientale, ragione per cui si è anche ipotizzato che Gesù sia stato in oriente, che abbia subito o assimilato la filosofia orientale, il che d'altronde è vero, non si può negare che il suo pensiero vada oltre quello ebraico. Già ci sarebbe molto da riflettere nel racconto dell sua nascita quando dei magi vengono da oriente a visitarlo. E' un racconto molto particolare, non privo di suspense, di intrigo, di mistero, il tutto sembra appeso ad un filo, si sente il pericolo tra il re nascente e il re regnante. 
Ma chi erano questi magi? 
Il termine mago indica appartenente alla casta sacerdotale persiana. Poi divenne anche, da una parte, sinonimo di sapiente, di filosofo, di teologo, di scienziato e dall’altra divenne sinonimo di ciarlatano, di astrologo, di stregone. Il loro interesse era spirituale non politico, il fatto che avessero scoperto la nascita attraverso le stelle la dice lunga dalle loro capacità astrologiche, per cui non erano dei Re come venne poi tramandato dalla tradizione. La regalità dei "magi" non è attestata nelle fonti canoniche cristiane, né dai Padri della Chiesa, tuttavia i "magi" divengono Re magi nella tradizione liturgica cristiana in quanto la festa della Epifania è collegata al Salmo 71,10 dove dice: «Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.» Ma anche questa citazione è un interpretazione e una forzatura con le scritture del vecchio testamento.

L'ASTROLOGIA E' DIVINA?
 Il vangelo dice che i Magi sono stati guidati da una stella: "Abbiamo visto sorgere la sua stella" (Mt 2,2) quindi erano degli studiosi del cielo, astronomi sicuramente e soprattutto esoteristi perchè sapevano che quella stella era collegata ad un re spirituale.  Il principio e fondamento della scienza è guardare il cielo. Guardare in alto, cercare alti ideali, legge i segni della natura e del tempo. Quello che ci stupisce poi è che la stessa astronomia sia condannata come una superstizione persino da molti cristiani. Come mai allora furono le stelle a rivelare a questi Magi la nascita del Cristo?. Anzi, il termine che usa il vangelo è sorgere:  «visto la sua stella nel sorgere». Il termine «sorgere», in greco anatolê, significa, senza articolo, l’Oriente (il punto cardinale dove sorge il sole); ma nel testo greco c’è l’articolo e questo significa il sorgere di un vero e proprio astro: è nata una stella, un Re. Ben sappiamo poi come Gesù venga collegato col sole nascente ed una volta divenuta religione di Stato Imperiale romano la sua nascita sia stata spostata con la nascita del sole al 24 Dicembre. 
Con i Magi si celebra l'Epifania  parola greca che significa “manifestazione divina, apparizione”, mentre la Befana è una festa popolare anche antica: la donna che porta gli ultimi donni che restano per sopravvivere all'inverno. Una tradizione ha voluto associarli (come sempre la Chiesa ha cercato di cristianizzare le feste pagane) ma non sempre con un buon risultato: la leggenda racconta che i magi chiesero ad una donna anziana di accompagnarli per dare i doni al neonato divino, ma lei rifiutò; più tardi lei si pentì e si recò da sola a fare i suoi doni a tutti i bambini sperando che uno di essi fosse Gesù. 
I magi rivelano lo scopo della loro visita: adorare, cosa significa?

ADORATE SOLTANTO DIO
"Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo", dissero i Magi. 
 La parola adorare in greco vuol dire “portare alla bocca”, cioè baciare oppure mangiare. Nel latino è rivolgere (ad) una supplica (orare), ma questo lo si fa soltanto con Dio, però il senso più primitivo è quello di vivere da, essere attaccato a (come un bimbo al seno materno, la adora) come un ubriaco alla bottiglia che adora. Come un uomo adora la sua amata, vive di lei e ha occhi soltanto per lei che è la sua dea. È l’oggetto del desiderio. Dio è presente dove è amato. Agostino dice che l’anima è più presente dove ama che non nel corpo che anima. E allora se tu ami sei presente in Dio e Dio è presente in te e nasce in te. Dio è nel tuo cuore mentre tu ami. Questo fanno i Magi. Di fronte a questa dedizione ovviamente Erode si sente spiazzato, anzi minacciato dal nuovo Re nascente. "All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme" (Mt 2,3): Pensate che nemmeno gli ebrei, negli scribi sapevano dell'adempimento della profezia, sono stati Magi stranieri a rivelarlo, non quelli della sua propria stirpe. Questo per intendere che ci sono persone molto più vicine a Dio da chi dice di starGli accanto. 


BETLEMME
Dopo ricerche accurate gli scribi rivelarono ai magi il luogo della nascita 
«A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo
che pascerà il mio popolo, Israele». (Mt 2,5-6)
Non era la capitale, non era una città importante come si aspetterebbe per un Re, perchè la logica divina è diversa a quella ostenta umana, in realtà era un borgo piccolissimo della Giudea, che quasi sfugge alle carte geografiche, anche se era stato onorato dal poter dare i natali alla famiglia di Davide.
Betlemme, in arabo Bayt Laḥm, "casa della carne", in ebraico Beit Leḥem, "casa del pane". E' il luogo del sostentamento, simbolo spirituale del cibo divino e l'insegnamento della verità da cui dobbiamo nutrirci. Dentro ognuno di noi giace una Betlemme, un luogo intimo, capace di darci vita, un pozzo di verità e divinità, è lì che dobbiamo recarci, anche se difficile raggiungerlo perchè insignificante e temuto dal nostro Ego (Erode) che vorrà distruggerlo: "Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo" (Mt 2, 7-8)

LA STELLA 
Il vangelo precisa che i Magi seguirono la stella ma questa sparisce quando si recarono da Erode, perchè? perché la verità non si sente dove c'è in chiasso, la pubblicità, la vanagloria, il potere, la vanagloria. La stella scomparve e riappare soltanto quando loro abbandonarono il palazzo di Erode. Molti di noi non vedono la luce interiore perchè la cerchiamo nello spettacolo del mondo, anzi vogliamo noi stessi diventare delle stelle... del cinema, del calcio, della Tv, della musica... siamo abbagliati dalle apparenze e parvenze di Erode. 


I DONI DEI MAGI
I doni hanno sempre suscitano un grande interesse e curiosità, per molti anzi sembra che siano la cosa più importante, basta vedere oggi a cosa si riducono alcune feste spirituali: ai regali e basta, il neonato o gli sposati o l'interessato passa in secondo piano. Persino oggi che il natale è diventato commerciale l'essenza sta nei regali e la cena e la festa, ahimè, mentre pochi si concentrano nel senso interiore e spirituale del natale. I doni dei Magi sono spesso stati interpretati ovviamente in senso simbolico:  L’oro rappresenta i beni concreti, le cose; l’incenso i beni spirituali, lo spirito; la mirra è un lenimento contro le ferite. Oppure l'oro per la divinità del cristo, l'incenso per la sua missione spirituale e la mirra per la sua morte o passione che avrebbe subito nella sua natura umana. 
Ma a cosa servono ad un neonato l'oro, l'incenso e la mirra? a nulla. Io credo che i doni siamo altri: un kit per affrontare le cure di un neonato: l'oro si diceva anche per la polvere gialla della curcuma che  ha numerose proprietà medicinali ed è utilizzata dalla notte dei tempi e riscoperta relativamente di recente come antibiotico ed antinfiammatorio naturale. Lo stesso si dica per l'incenso, una resina che serviva a curare le vie respiratorie con il suo odore, quindi per i catarri e raffreddori, mentre la mirra è un unguento che serve oltre che per imbalsamare i morti anche per le irritazioni della pelle, dunque erano un kit da neonato per affrontare le coliche, i problemi digestivi, le irritazioni cutanee, le infezioni... niente di più prezioso per una mamma che avere il borotalco, la crema idratante e gli antibiotici. 


QUANDO TROVI DIO NON APPARIRE DIVINO
I Magi trovarono il re dei giudei e non lo dissero al Re della Giudea: "Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese"(Mt 2,12), l’uomo che cerca Dio lo cerca perché lo sente e per questo sa che Erode non è il Re. Hanno conosciuto il Re dei Re…perché tornare da un reuccio, fra l’altro così subdolo e antipatico come Erode? Erode rappresenta la vita vecchia, la logica del potere, rappresenta mammona. Non si possono adorare due signori, dirà Gesù. I magi sono andati ad adorare il vero Signore, mammona non gli interessa più. Quando trovi il vero senso della vita smetti di darti le arie, di montarti la testa e di vantarti davanti agli altri Erodiani o potente. Un particolare importante: quando dice che i magi fecero ritorno, in greco si us aun termine che significa: è fecero gli anacoreti (in italiano spesso diciamo quello fa il sordo, finta di non capire).  Vuol dire si ritirarono. E questo termine uscirà poi di nuovo anche per Gesù. Ormai si ritirano. Sono anacoreti, torneranno nelle loro terre, nella loro patria. È il senso dell’anacoreta. Il cristiano è anacoreta, vive in questo mondo, ma ha scoperto qualcos’altro che è il senso di questo mondo. È come un pellegrino sulla terra, perché non è la sua patria.
Da non trascurare che furono avvertiti in sogno quindi anche Dio parla agli orientali e si rivela loro in sogni. 



TRADIZIONE E LEGGENDA
La tradizione si mischia con la legenda e le usanze. Si dice che furono 3 i magi per i doni che furono 3 ma avrebbe potuto essere 12 o di più. Molti videro simbolicamente il 3 come le razze umane e fin dalle prime rappresentazioni vennero infatti raffigurati il primo con tratti europei, il secondo come un giovane moro e persino nero mentre il terzo come un orientale. 
Nella tradizione della Chiesa occidentale i nomi dei Re Magi sono Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ma in altre culture vengono chiamati diversamente.
La Chiesa cattolica etiope ad esempio li chiama Karsudan, Basanater e Hor; per la comunità cristiana in Siria sono invece Larvandad, Hormisdas e Gushnasaph; in Armenia si chiamano Kagpha, Badadakharida e Badadilma mentre in ebreo sono Galgalat, Malgalat e Sarachin.

- Melchiorre è un nome di origine ebraica, deriva da Melki'or e vuol dire "il mio re è luce".
- Baldassarre deriva, attraverso il greco Baltássar, dall'ebraico Belsha'zar (adattamento dall'assiro-babilonese Belshar-uzur), e significa "Bel, proteggi il re" oppure "Bel protegge la sua vita", dove Bel è la divinità suprema degli Assiri.
- Gaspare ha origine persiana e significa "stimabile maestro". Potrebbe però anche derivare dall'antico nome iranico Gathaspar, legato a sua volta all'antica forma Windafarmah, ed assume il significato di "splendente".

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