Da che lato state buttando le reti?

LA PESCA MIRACOLOSA
Esiste un brano evangelico molto particolare, spesso poco approfondito, perchè scomodo ed imbarazzante per la classe sociale dominante nel suo significato esoterico ed iniziatico. Cerchiamo di analizzarlo pia piano. Il Vangelo è quello di Giovanni 21, 1-14. Ecco il testo (le parentesi aggiuntive sono nostre come espiegazione):
"Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si manifestò in questa maniera.... (Si parla di "queste cose" cioè delle apparizioni di Gesù dopo la sua morte. Il mare è simbolo di quella dimensione profonda e misteriosa del nostro inconscio, il luogo migliore dove il divino spesso si rivela) ... Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme.... (Dunque era una combriccola di 7 pescatori, 2 sono i figli di Zebedeo: Giacomo e Giovanni. E' un numero simbolico, 7 sono i doni dello spirito: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio; ma anche i Chakra, le note musicali, i colori dell'arcobaleno, 7 per i pitagorici era il simbolo della totalità e dello spazio, per il Buddismo è il numero della completezza) ... Simon Pietro disse loro: "Vado a pescare". Essi gli dissero: "Veniamo anche noi con te". Uscirono e salirono sulla barca; e quella notte non presero nulla... (Cercate di immaginare che la barca che si inoltra nel mare è il nostro corpo, dentro ci sono queste 7 potenzialità, vano in cerca di sussistenza, cioè il pesce, quindi della ragione, della verità per vivere)... Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che era Gesù... (Ecco il maestro che arriva, ma i discepoli non lo riconoscono, avviene sempre così, il maestro ci si presenta tutti i giorni nelle forme più svariate ma noi non lo vediamo di solito, è col tempo che noi ce ne rendiamo conto dove stava l'insegnamento. E' come l'aria -lo spirito- te ne accorgi quando è già passato. Ricordiamo che era l'alba, la luce del giorno, dobbiamo prima passare la notte intera, cioè la tribolazione, la prova, a pescare Nulla)...  Allora Gesù disse loro: "Figlioli, avete del pesce?" Gli risposero: "No".... (La parola che Gesù usa è "παιδία" in greco si riferisce a quel periodo della "fanciullezza" in cui si è un po' inesperti, avventurieri, è un modo giovale di dire come in inglese "Hey guys" Hola muchachos. Poi Gesù non chiede del pesce, ma qualcosa da mangiare (προσφάγιον) qualcosa da mettere insieme al pane. Il Pane è la vita quotidiana, li dobbiamo mettere un farcito, un ripieno che è l'anima, simbolizzata poi nel pesce. Dunque cosa si fa quando non hai l'anima? Resta l'interrogativo: se Gesù è risorto, come mai ancora mangia? perchè è una fame spirituale, una metafora dello spirito dove non ci si sazia mai, è infinita la conoscenza, il cibo dell'anima non ha tempo nè spazio) ... continua:  

DA CHE LATO SIETE ORIENTATI?
Andare per mare di notte in cerca di pesci è una metafora per indicare lo stato di "oscurità mentale", tipico dei non iniziati. Fate attenzione, Pietro in questo caso non sa pescare, è un non iniziato e come i non iniziati non riconoscono la luce Cristica (apparsa all'alba), non vedono Gesù. Dopo una nottata di pesca in vano, Gesù suggerisce allora loro di gettare le reti dalla parte destra:
"Ed egli disse loro: "Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete". Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci"
Gesù invita loro a gettare la rete dalla parte opposta della barca, cioè a mutare il loro modo di pensare, non seguire le regole sociali, il modo di pensare della massa, la destra è la parte sensibile, emotiva, sensiente (il Yin, la metafisica) mentre la sinistra è la scienza, la razionalità, le consuetudini sociali, il pensiero comune (il Yang, la fisica). Non è un questione di orientamenti politici (destra o sinistra, conservatori o liberali) è un orientamento psicologica: se butti la rete male è perchè segui il parere comune, quello che fanno le religioni, la scienza, le mode, la pubblicità. Attenzione i frutti nello spirito sono nella parte irrazionale, quella psichica, quella onirica, quella dimensione dello spirito, qui i pesci sono in quantità enorme (dopo decodificheremo il numero dei pesci), la rete (cioè la comprensione) non si rompe. 
Finchè tu resti a pescare con le reti a sinistra non te ne accorgi di nulla, nulla cambia nella tua vita, tutto segue uguale, le nottate di pesca sono sempre vuote, il risveglio avviene invece con un cambiamento, soprattutto di pensiero o direzione: spostati a destra. Qui avviene qualcosa di molto contrastante, sempre con la figura di Pietro: 

PIETRO UN PESCE SQUALO
Pietro, come lo dice il significato del suo nome, è una Pietra, cioè è duro sia di testa che di cuore, ha già ricevuto diversi risvegli spirituali (persino il Gallo cantando le risveglia la coscienza), ma come vediamo qui continua a non riconoscere la luce del Cristo a meno che non venga colpito da un miracolo. Ma come vedremo si dimostra alla fine sempre meschino, immaturo, persino ridicolo. Il vangelo continua così:
- 21:7 "Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "È il Signore!" Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare".
Quindi non fu Pietro a riconoscerlo, ma l'amore, il discepolo che Gesù amava. Resta una disputa chi fosse il cocco di mama, cioè il preferito di Gesù, non capiscono che questo modo di dire fa riferimento a colui che vive l'amore, che è nella luce, che ama e per questo riconoscere l'amato. Non è una persona in particolare ma uno stato d'animo singolare, Gesù l'aveva già spiegato: chi sono i miei fratelli, la mia madre o il mio amato? chi mette in pratica la volontà di Dio cioè chi segue le leggi della natura e vive in pienezza la sua umanità. Resta il fatto che non è Pietro l'amato, non è ancora un iniziato. E cosa fa? cerca di ricompensate questo amore mancante facendo sempre azioni esagerate: si butta in mare e lascia il lavoro agli altri che devono remare e portare quella quantità di pesce enorme a riva. Questo è Pietro: nel nome dell'amore se la svigna, scansafatiche:
- 21:8 "Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra, circa duecento cubiti, trascinando la rete con i pesci".
Certo non crediamo che il suo zelo d'amore lo spinse ad abbandonare la barca, ma San Pietro sempre abbandona la barca per i suoi interessi personali, l'ha fatto sempre. Ecco perchè si veste, si copre, si giustifica, quando la nudità è simbolo di trasparenza, di sincerità, di spontaneità, noi stiamo nudi davanti alle persone con cui abbiamo un'intimità quindi Pietro si veste perchè non è ancora un iniziato, non può essere se stesso davanti al Cristo, lui invece si veste e si butta in mare vestito. Questa azione descrive alla perfezione quanto sono ridicole le prassi religiose e dei loro capi religiosi. 

153, UN NUMERO MISTERICO 
Le interpretazioni che sono state date a questo numero sono tantissime, alcune molto simboliche, altre fiabesche, persino curiose, ma tantissime sono persino ridicole. Sant'Agostino, Girolamo, Gregorio Magno e tantissimi altri allegoristi della patristica hanno calcolato in tutti i sensi questo numero. Noi cerchiamo soltanto una intesa in base alla cabala e la gematria, ma ancor prima con la geometria:
L'antichissimo simbolo del pesce che rappresentava i cristiani non è altro che la Vesica Pescis che rappresentava il grembo femminile dal quale nasce la vita. La sua particolare costruzione fa sì che il rapporto tra la sua altezza e la sua larghezza sia pari alla radice quadrata di 3, ovvero 1.7320508…, un numero irrazionale, illimitato ed aperiodico, per cui non esistono altre frazioni ottenibili con numeri minori di questi che diano un’approssimazione migliore per questo valore. Ricordiamolo che gettare le reti a destra (emisfero cerebrale Yin) corrisponde ad entrare nel grembo dello spirito (Vesica Piscis)
Adesso vedimao cosa ci dice la cabala: È evidente che con quel numero 153 c'è la volontà di indicare qualcosa di particolare. Per la gematria cabalistica 100=  ק  significa "mettere in movimento", 50= נ significa "pesce" e 3=  ג significa cammello. Pero se leggiamo le 3 lettere insieme acquistano un altro significato: "mettere gli iniziati in viaggio". In messaggio allora è chiaro: quello che pescate dovete viverlo, mettete in moto, in azione, quello che sapete per sentirlo, allora sono pesci grossi, vi bastano per vivere a voi e gli altri. E' un numero che cabalisticamente sarebbe uguale a 9 = 1+5+3, numero simbolico della finitudine universale. 

LA QUADRATURA DEL CERCHIO
E' tipico di tante tradizioni esoteriche, dall’antico mitraismo fino alle moderne agapi massoniche, fino alla mitica tavola rotonda dei cavalieri, radunarsi per tirare le somme, per rivelare la morale della favola, per dire la verità. Ma questo momento è molto esoterico e per comprenderlo dobbiamo fare la somma dei numeri che compaiono in questo brano del Vangelo, 7 (i discepoli che vanno a pescare), 153 (i pesci presi) e 200 (i cubiti di distanza dalla riva) quindi 7 + 153 + 200 = 360, cioè proprio i gradi di un cerchio ormai completo. Siamo tutti a tavola, alla tavola rotonda che è il simbolo del cerchio o la perfezipone, si può mangiare:
- 21:9 "Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su, e del pane".
Prima Gesù chiedeva se avevano da mangiare invece lui non è sprovvisto, ha del pane e del pesce. Questo ci conferma che parlava di alimento dell'anima ecco perché aggiunse:
- 21:10 "Gesù disse loro: "Portate qua dei pesci che avete preso ora".
In questo momento aviene una cosa sorprendente:
- 21:11 ""Simon Pietro allora salì sulla barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci; e benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò.
Fermiamoci un attimo e riflettiamo: Perchè Pietro sempre avventato a fare il protagonista? Prima lasci ai compagni da soli a fare il lavoro duro, adesso che il pesce è a postata di mano lui lo prende, così fanno sempre i capi e i governanti: si prendono i meriti che non hanno, quello che fanno gli altri lo sfruttano e lo fanno vedere come opera loro; infatti Pietro che governa la barca butta le reti dal lato sbagliato, non riconosce al maestro, lascia che i compagni facciano il lavoro più duro, si butta in mare vestito e alla fine presenta a Gesù la pesca già fatta... è così che agiscono i non iniziati, tutte apparenze. 

LA MENSA O MESA
La parola Messa proviene dal latino "missa" ed è il participio passato del verbo "mittĕre" mandato o inviato o concluso. Era la frase con cui si concludeva sempre il convitto o raduno "ite missa est" la messa è finita, in altre parola è come dire tutto è stato fatto, è andato tutto bene. Gesù a riva preparata questa tavola, questa messa:
- 21:12 "Gesù disse loro: "Venite a desinare". E nessuno dei discepoli osava chiedergli: "Chi sei?" Sapendo che era il Signore".
Qui si sente in aria un momento di imbarazzo, di incertezza perchè il maestro dimostra loro per l'ennesima volta che l'essere cristiano si rivela nell'amore, nella condivisione, nel donarsi, nell'amore:
- 21:13 "Gesù venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce".
La messa non è un liturgia o culto dove ripetere come pappagalli le stesse preci, ma è un momento di verità, di dimostrare quanto tu ci tieni agli altri e il mangiare insieme è un simbolo di armonia, di fratellanza, di comunione, di condivisione. L'eucaristia è un momento in cui ti apri il cuore e la mente e condividi con gli altri il tuo sentire e pensare. Se vi è amore no c'è dubbio, nessuno oserà chiederti chi sei ma lo sento se in noi c'è del Cristo, luce viva. 
- 21:14 "Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai suoi discepoli, dopo esser risuscitato dai morti". 

UNA DOMANDA TERRIBILE
Innanzitutto ricordiamolo: se le cose non ti stanno andando bene, se la ricerca spirituale non ha alcun frutto, cioè se la nottata in mare te la passi senza pescare alcun pesce, vuol dire che stai buttando la rete (l'attenzione) sul lato sbagliato, cioè quello a sinistra, il Yang, è il lato del credere, del pensare, del mondo esterno, invece la rete va buttata dal lato destro vale a dire la nostra dimensione Yin, quello del sentire, dell'ascolto, della vita introspettiva. Per vedere Dio e riconoscerlo bisogna sentire non credere, sentire appartiene alla dimensione destra dell'emisfero cerebrale, credere invece è a sinistra, la parte razionale. Pietro sintetizza questa prassi in maniera incredibile, vediamo il perchè seguendo sempre il vangelo di Giovanni 21, 15-17
"Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle». Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi ami?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle". 
Analizziamo: La domada arriva "quando ebbero mangiato" quindi dopo, non prima, perchè come detto in precedenza il mangiare il pesce è simbolo di mettere in pratica la fede, prima ci sono soltanto le teorie e le chiacchiere, ecco perche Gesù chiede a Pietro se lo ama. Questa è una domanda imbarazzante, tagliente e molto dolorosa, perchè quando una persona intima ti chiede se la ami le opzioni sono due: o l apersona è insicura e non capisce il tuo amore, oppure la persona è molto sicura e sa benissimo che tu non sei all'altezza del suo amore. Pietro finora con tutte le gafe che ha fatto ha dimostrato di buttare le reti a sinistra quindi Gesù gli affida il compito di pascolare le pecore, quelle che hanno bisogno di credere, di leggi, di comandamenti morali. Chi butta la rete a destra non crede in Dio ma lo vive, lo sente. Dio non è una credenza ( a sinistra), è una vivenza (a destra). Gesù fece 3 volte la stessa domanda perchè ricordatelo: Pietro aveva negato di conoscere a Gesù per ben 3 volte. E questa era la terza volta che Gesù appariva ai suoi discepoli dopo la sua morte. Pietro voleva essere il primo per questo Gesù domanda in maniera sarcastica: "mi ami tu più di costoro?" In questa gara Pietro perde ed arriva per ultimo, perchè i primi saranno gli ultimi. 

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